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13° Piano: Fermata per L'inferno (Nightmare on the 13th Floor) è un film horror del 1990 diretto da Walter Grauman.

Trama[]

Elaine Calisher è una giornalista che scrive per una rivista di turismo. Si reca al Wessex Hotel per fare un articolo sullo stesso, ma proprio quando prende l'ascensore di servizio per andare all'ultimo piano dell'hotel per visitare una sala congressi, l'ascensore si blocca un po più sopra del dodicesimo piano e per questo sbatte la testa.

Dopo un breve svenimento, Elaine si rialza e tra le porte socchiuse dell'ascensore bloccato assiste ad un omicidio. La donna racconta quanto accaduto al signor Robert, direttore dell'albergo, e al dottor Alan Lanier, fornendo dettagli su questo tredicesimo piano non segnalato acceso con dei lumini a gas.

Elaine viene rassicurata sull'accaduto, una probabile allucinazione dovuta al violento urto avuto alla testa, ma mentre girovaga per la città scorge un clochard che rammenta di aver visto mentre era in ascensore.

Dopo alcune ricerche sempre più ostinate, la giornalista arriva al tredicesimo piano, nascosto dall'esterno con un fregio decorativo e all'interno grazie alle vie d'accesso murate; scopre poi che l'unico e ultimo accesso è proprio l'ascensore rotando verso destra il tasto 12. La tensione tra lo staff dell'albergo sale, e commessi e dirigenti cercano di far credere ad Elaine che sia una bufala quella di un tredicesimo piano.

Dopo una ricerca su Avery Bloock, un malato di mente che nel 1901 (tre anni dopo la costruzine dell'albergo) alloggiò li e una volta salito al 13° piano iniziò ad uccidere tutti i passanti con l'intento di procurarsi la vita eterna tramite Satana, ma solo dopo aver sacrificato 16 vite, e secondo alcune leggende metropolitane riuscì ad ottenerla.

Tra l'incredulità e colpi di scena, Elaine decide di credere a quella storia, e inizia a pensare che il tutto si stia ripetendo, chiamando quindi un poliziotto incontrato pochi giorni dopo l'incidente in ascensore.

Nel frattempo, cresce il timore tra i dirigenti dell'albergo, impauriti che la vicenda possa venire a galla; mentre l'agente sale al 13° piano con la Calisher che lo attende al piano terra. Entrato al piano, il poliziotto, vede tutto eguale a ciò che raccontò Elaine pochi giorni prima. All'improvviso parte una musica lenta, è il segnale che avvia l'assassino prima di mietere un'altra vittima, e mentre l'agente fugge impaurito dall'atmosfera tetra che raffigura il piano, l'assassino lo colpisce mozzandogli le dita. Intanto, Elaine prende l'ascensore intenzionata a salire, ma quando si accorge di essere seguita dallo staff, scende per disorientarli; l'idea però non funziona perchè il misterioso assassino chiama l'ascensore al tredicesimo piano intenzionato ad ucciderla per completare il rito d'immortalità, lei corrisponderebbe infatti alla sedicesima vittima, l'ultima elencata.

In un'escalation di violenza finale, la Calisher riesce a colpire l'assassino ed afferrare la pistola del poliziotto spirato, sparando mortalmente al portiere che aiutava il killer e poi quest'ultimo, che si scopre essere il dottore dell'albergo, motivato dal fatto che in vita sua aveva perso troppe persone care.

Non essendo buona con l'uso delle armi, ad Elaine parte un colpo accidentale ad una lampada a gas e il piano inizia a prendere fuoco. Mentre la protagonista prende l'ascensore per fuggire, il dottore si rialza da terra tentando di ucciderla, ma le porte si chiudono e lui esplodere con l'intero piano.

Mentre pareva che tutto lo staff coinvolto negli omicidi fosse rimasto ucciso nell'ingaggio finale con Elaine, l'ultima scena riprendere una donna dell'area reception scampata per miracolo e ora in lavoro presso un altro albergo che sorride diabolicamente ad un cliente.

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