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L'esorcista (The Exorcist) è un film horror del 1973, diretto da William Friedkin e tratto dall'omonimo romanzo di William Peter Blatty.

Trama[]

In un sito archeologico dell'antica città di Ninive nell'Iraq del Nord viene dissotterrata una statuetta che raffigura il volto del demone Pazuzu. Uno degli archeologi presenti, Lankaster Merrin, sacerdote cattolico anziano e malato di cuore, rimane molto turbato dal ritrovamento.

L'attrice Chris MacNeil si trova a Georgetown insieme alla figlia dodicenne Regan per le riprese di un film, durante le quali nota Damien Karras, un giovane gesuita che pochi giorni più tardi viene sconvolto dalla perdita della madre e dal senso di colpa per non esserle stato abbastanza vicino, preso dai troppi impegni del proprio ministero. Il giorno del suo compleanno, Regan ascolta la madre parlare infuriata al telefono: la donna cerca inutilmente di contattare l'ex marito, che vive in Europa e che non si è fatto vivo per fare gli auguri alla figlia. La notte seguente la ragazza si rifugia in camera della madre, sostenendo che il suo letto si muove e non la lascia dormire. Qualche sera dopo Chris tiene un ricevimento a casa sua, cui partecipano anche Padre Dyer e il regista Burke Dennings. In questa occasione, Regan inizia a dare segni di squilibrio, cosa che spinge Chris a sottoporla a diverse visite mediche. Regan continua a peggiorare, ma i medici non capiscono quale sia la causa dei suoi problemi. Una sera Chris torna a casa e la trova vuota. La sua segretaria Sharon, al suo ritorno, si giustifica dicendo di aver lasciato Burke Dennings a badare a Regan. Poco dopo, le donne vengono informate della tragica morte dell'uomo, precipitato dalla scalinata accanto alla loro casa.

Il tenente Kinderman sospetta che si tratti di omicidio e inizia a indagare: parlando con Chris, la donna capisce che dietro alla morte dell'uomo c'è la mano di sua figlia. I medici ammettono la loro impotenza di fronte ai problemi di Regan e, di fronte al tentativo fallito di una visita psichiatrica, consigliano a Chris di rivolgersi a un esorcista. La donna, atea, è inizialmente diffidente, ma alcuni gravi comportamenti della figlia la inducono a rivolgersi a Padre Karras. L'uomo incontra Regan più volte e alla fine si decide a domandare ai propri superiori l'autorizzazione per un esorcismo: il rettore lo concede e decide di chiamare Padre Merrin, che in passato ha già avuto a che fare con un caso simile.

Padre Merrin si presenta di notte a casa MacNeil con Padre Karras e pretende di cominciare immediatamente. L'esorcismo si presenta subito molto difficile. A un certo punto Regan parla con la voce della madre di Padre Karras, cosa che lo fa cedere emotivamente, tanto che Merrin lo fa uscire dalla stanza. Al suo ritorno, Damien trova Padre Merrin stroncato da un infarto. Infuriato, si avventa contro Regan e ordina al demone di uscire dal corpo della ragazza e prendere il suo: il demone si impossessa di Damien, che però riesce a gettarsi dalla finestra - e muore - prima di poter fare del male alla bambina.

Il film[]

La Warner Bros sottopone il copione a diversi registi, ma Blatty vuole a tutti costi William Friedkin. La produzione si convince solo quando, nel 1972, il regista vince l'Oscar per Il braccio violento della legge.

Nella prima scena del film, insieme all'effigie del demone viene rinvenuta una medaglietta con l'immagine di San Giuseppe: questo particolare non esiste nel libro, ma è stato aggiunto da Friedkin. Va considerata un elemento prettamente simbolico, per due motivi:

  • è improbabile che l'effigie di un santo venga rinvenuta in un luogo risalente all'epoca precristiana;
  • dopo la scena dello scavo, la medaglietta compare al collo della madre di Damien Karras.

La maniacale cura dei dettagli di William Friedkin divenne proverbiale:

  • dopo 15 ciak falliti, schiaffeggiò violentemente O'Malley (Padre Dyer) per rendere realistico il suo dolore mentre amministra l'estrema unzione a Padre Karras;
  • sparava alle spalle dei suoi attori quando voleva da loro una reazione di spavento improvviso;
  • non avvertì Jason Miller della zuppa di piselli che stava per essergli vomitata addosso da Eileen Dietz (controfigura di Linda Blair), in modo che la sua reazione di disgusto fosse naturale;
  • costrinse Mercedes McCambridge, per rendere più "demoniaca" possibile la sua voce, a fumare tre pacchetti di sigarette al giorno, bere quotidianamente whisky e a mangiare solo uova crude e mele acerbe;
  • i rumori emessi da Regan appartengono alla voce della McCambridge unita al rumore di uno sciame di api infuriate rinchiuse in un barattolo, alle grida di maiali portati in un mattatoio e alle urla di un ragazzo sottoposto a esorcismo.

Gli interpreti[]

Durante la stesura del romanzo, Blatty si ispira a Shirley MacLaine e a sua figlia Sachi per i personaggi di Chris e Regan, ma le donne rifiutano di interpretarne i ruoli.

L'autore si ispira anche al regista Jack L. Thompson per il personaggio di Burke Dennings, e anche in questo caso l'uomo rifiuta la parte, che viene affidata all'attore irlandese Jack MacGowran.

Per il ruolo di Chris MacNeil vengono contattate diverse attrici:

  • Anne Bancroft che, malgrado sia interessata, è costretta a rifiutare perché ai primi mesi di gravidanza;
  • Audrey Hepburn che, trasferitasi a Roma dopo il matrimonio con un italiano, fa sapere che intende accettare il ruolo solo se il film viene ambientato in Italia;
  • Jane Fonda, che rifiuta perché non approva i temi del film.

Alla fine per il ruolo si auto-propose l'attrice Ellen Burstyn, che fu così scelta per la parte.

Per il ruolo di Damien Karras si auto-propose Jack Nicholson, che aveva appena girato un film con la Burstyn, ma Friedkin affida il ruolo al commediografo Jason Miller, che come il suo personaggio ha studiato presso i Gesuiti.

Per il ruolo di padre Merrin si era pensato inizialmente a Marlon Brando, ma alla fine la parte venne data a Max von Sydow. L'attore devette superare due limiti personali per entrare nella parte: il primo è il suo convinto ateismo, il secondo è la sua età, in quanto è molto più giovane di quanto si suppone sia Padre Merrin.

I personaggi di Padre Dyer (il sacerdote amico di Damien e Chris) e Padre Bermingham (il rettore dell'Università) sono interpretati da due veri sacerdoti. I medici che curano Regan sono interpretati da veri medici; tra essi, in un cameo, è presente anche la madre di Linda Blair, che interpreta un'infermiera.

William Peter Blatty compare in un cameo nel ruolo del produttore di Crash course, il film che Chris sta girando a Georgetown.

Per il ruolo di Reagan fu scelta inizialmente Dana Plato, ma i suoi genitori adottivi non le diedero il permesso.

Fatti strani legati al film[]

Gli incidenti sul set del film furono tali che Friedkin chiese a Padre O'Malley di fare un esorcismo per liberare il set da eventuali influenze del maligno:

  • Dopo due giorni di riprese, un misterioso corto circuito provocò un incendio che distrusse buona parte del set.
  • La morte di nove persone tutte legate al film, tra cui il fratello di Max Von Sydow, la nonna di Linda Blair, il figlio appena nato di un tecnico e l'addetto alla refrigerazione del set.
  • La morte dell'attore Jack MacGowran, il cui personaggio muore anch'esso nel film.
  • Il figlio di Jason Miller, Jordan, ebbe un incidente di moto mentre faceva visita al padre sul set.
  • Ellen Burstyn si slogò il collo e si ruppe alcune vertebre della schiena.
  • La strana sparizione della gigantesca statua del demone assiro Pazuzu che, spedita in Iraq per le riprese del prologo, finì per qualche oscuro motivo a Hong Kong, dove fu fortunatamente recuperata all'ultimo momento.
  • In Italia la première del film avvenne a Roma al Metropolitan, vicino a Piazza del Popolo, dove si trovano anche le chiese di Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria in Montesanto, conosciute come le chiese gemelle. La gente stava facendo la fila per entrare al cinema sotto un forte temporale, quando improvvisamente una delle croci in ferro delle chiese venne colpita da un fulmine e cadde in mezzo alla piazza. Fortunatamente, grazie al maltempo, la croce non colpì nessuno cadendo in una piazza praticamente vuota. La gente presente al cinema però si spaventò molto e corse fuori per vedere l'accaduto. La croce caduta fu transennata dalle autorità e la tennero sotto sequestro per giorni. Quel fatto, come ricordò lo scrittore Joe Hyams presente assieme a William Friedkin, fu "la cosa più sinistra che sia mai successa".

Note[]

Gira voce che Ellen Burstyn pretese che fosse stata tolta una frase che nello script il suo personaggio avrebbe dovuto pronunciare. La frase era "Credo nel diavolo!". La produzione la accontentò.

Mercedes McCambridge, che nella versione originale fa la voce del demone, dovette citare in giudizio la Warner per farsi inserire nei credits.

L'agenzia che rappresentava Linda Blair non la considerò neppure per la parte e raccomandò altre 30 clienti per la parte di Regan. La madre della Blair dovette portare la figlia personalmente al casting.

Inizialmente si chiese a Stanley Kubrick di fare da regista ma egli rifiutò. La regia fu allora offerta a John Boorman, il quale rifiutò perché pensava che la storia fosse "troppo crudele nei confronti dei bambini". Si pensò ad Arthur Penn ma stava insegnando a Yale. Mike Nichols rifiutò perché non voleva girare un film il cui successo dipendesse così pesantemente dall'interpretazione di una ragazzina. Si optò allora per Friedkin visto il successo de Il braccio violento della legge (1971).

Friedkin chiese al supervisore tecnico Rev. Thomas Bermingham di esorcizzare il set. Il prelato si rifiutò sostenedo che un esorcismo avrebbe aumentato l'ansia nella crew. Comunque l'uomo di chiesa benedisse il cast ed i tecnici.

La casa del film esiste realmente ed è situata al numero 3600 di Prospect Avenue, Georgetown, Washington DC. Fu abitata da William Peter Blatty, l'autore del romanzo da cui fu tratto il film, che ci viveva mentre frequentava la Georgetown University.

Il pastore evangelista Billy Graham dichiarò che un vero demone soggiornava nella bobina di questo film.

L'esorcista non fu distribuito in video nel Regno Unito per 14 anni.

Quando fu proiettato nel Regno Unito, molte cittadine si rifiutarono di mostrarlo e lo bandirono. Accadde allora che alcune agenzie di viaggio organizzassero dei veri e propri viaggi in pullman (Exorcist Bus Trip) alla più vicina città dalle vedute più aperte.

Quando fu proiettato nel 1973, si ebbero nelle sale delle reazioni isteriche di massa. La gente sveniva e stava male. Moltissime volte i medici dovettero entrare nei cinema.

Linda Blair ricevette delle minacce di morte e la Warner le pagò delle guardie del corpo per almeno sei mesi dopo l'uscita del film nelle sale.

Il tecnico dell'ospedale coi baffi e il braccialetto di cuoio che prepara la piccola Regan per l'arteriografia, è niente meno che un futuro serial killer gay, reo confesso e condannato per una serie di omicidi. La sua vittima più famosa fu il critico del New York Times Addison Verrill ucciso, tagliato a pezzi e gettato nell'Hudson.

Tra le scene tagliate e non inserite nemmeno nella versione integrale c'è la famosa passeggiata turistica promessa da Chris a Regan per il suo compleanno e quella del primo esame medico cui è sottoposta Regan. Circa questa scena non presente nel film, Blatty si lamentò molto sostenendo che senza questa scena la battuta di Chris che invita la figlia a prendere le medicine prescritte dal medico, dopo averla lavata e messa a letto, rappresenta un non sequitur narrativo.

Sequel, prequel e parodie[]

Con due seguiti:

Due prequel:

Le parodie del film sono due, una italiana e una statunitense:

  • L'esorciccio (1975)
  • Riposseduta (Repossessed) (1990)

Versione integrale[]

Nel 2000 è stata rilasciata sul mercato la versione integrale del film. Il regista William Friedkin e il produttore e sceneggiatore William Peter Blatty hanno rivisitato la pellicola integrando 11 minuti di scene eliminate e restaurando audio e pellicola con qualità digitale.

Locandina[]

Esorcista locandina

La locandina del film

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