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Urban Legend è un film del 1998, diretto da Jamie Blanks. Il film, nato dopo il successo di pellicole come Scream e So cosa hai fatto prende spunto da alcune famose leggende metropolitane.

Trama[]

Tutto inizia al New England Pendleton College, tranquilla università, che viene sconvolta dal brutale omicidio di una studentessa, assassinata a colpi di ascia, da un uomo seduto sul sedile posteriore, mentre si trovava alla guida della sua automobile. La sera successiva due ragazzi, Natalie e Damon, sono appartati in un bosco, Damon scende colto dal bisogno e viene aggredito, Natalie, non vedendolo tornare, scende dall'auto, ma viene aggredita da un uomo con un giubbotto stile Esquimese; riesce a scappare, ma l'assassino lega una corda all'auto e dall'altra parte ci infila il collo di Damon, per poi fare passare la corda su di un ramo; chiaramente Natalie riesce ad arrivare poco lontano, e sentendo dei forti rumori sulla capotte, decide che è meglio andarsene correndo, scende ed ha giusto il tempo di vedere Damon impiccato. Quando ritorna con la guardia giurata del Campus, non c'è traccia né della macchina né di Damon, il che fa pensare a un macabro scherzo di Damon, patentato nelle burle, secondo altri amici partito per il week end in montagna e per questo non rintracciabile. Ma Natalie inizia a mettere in collegamento strane cose, come una storia su di un massacro avvenuto esattamente 25 anni prima, che verrà "commemorato" da una confraternita proprio qualche giorno dopo. L'attuale Prof. Wexler è l'unico soppravvisuto. Il giorno dopo Natalie e Paul (un giornalista-studente del campus) scoprono una stanzetta con strani oggetti "folklorici", tra cui un'ascia e un bel cappotto da Esquimese, ma proprio quando stanno per uscire dalla stanza li becca il Prof Wexler, che li porta dal Preside, che ricorda a Natalie di stare attenta con la legge in quanto lei e Michelle (la prima ragazza uccisa) l'anno prima avevano ucciso per sbaglio un ragazzo della loro età in un incidente provocato da Michelle.

Ma il Prof Wexler non è l unico sospettato da Natalie: il bidello della scuola è uno dei pochi che si ricordi del massacro, è un tipo molto strano, al limite della pazzia, e si trova sempre vicino ai luoghi dove si trova qualche cadavere. I cadaveri continuano ad aumentare: Sasha, una conduttrice radiofonica, amica di Natalie, viene uccisa, in diretta radiofonica e la guardia di sicurezza del campus trova un lago di sangue nella stanza del Prof Wexler, nello stesso istante Natalie, Brenda(l'unica amica rimasta) e Paul scappano, ma fermi per chiamare aiuto a una stazione di servizio, le due ragazze scoprono un cadavere nel bagagliaio e impaurite corrono verso la campagna, inseguite da Paul, Brenda rimane indietro ma Natalie trova una macchina e si fa dare un passaggio. Sopresa! È il bidello della scuola, che molto gentilmente gli consiglia di coprirsi dal freddo con il suo bel giubottino stile Esquimese. Impaurita, Natalie crede che ci sia lui dietro a tutto questo ma mentre tutto sembra ormai chiaro spunta dalla direzione opposta una macchina con a bordo il pressunto omicida che riesce a scaraventare fuori strada il bidello (che rimane ucciso) e Natalie, uscita, inizia a correre finché non ritorna al campus, dove si ferma ad una lanterna SOS, alla quale non risponde nessuno; sente le grida della sua amica Brenda e la trova sdraiata a braccia e gambe allargate sul letto, ma quando si avvicina per vedere se sta bene, Brenda la colpisce con un ghigno famelico.

Si scoprirà che tutti i cadaveri sono messi in bella mostra nella stanzetta, compresi quelli del bidello, del prof di folklore, del Preside e di Damon, come foto ricordo. La ragazza ha fatto tutto questo per vendetta, in quanto il ragazzo ucciso un anno prima era il suo ragazzo, e avrebbero dovuto sposarsi. Intendeva dare la colpa al prof di folklore, in quanto scampato al massacro (e quindi instabile) e grande conoscitore di leggende metropolitane, materia che stava appunto spiegando in quel periodo, e modus operandi dell'assassino, che uccide inscenando leggende metropolitane. Arriva il giornalista, fa finta di voler lo scoop degli omicidi in cambio del silenzio ma Brenda non gli crede, alza la pistola per sparargli, ma viene colpita dalla guardia giurata. Natalie si impossessa della pistola di Brenda, le spara e questa vola fuori dalla finestra.
Natalie e il giornalista corrono a chiedere aiuto, ma a metà di un ponte, dal sedile dietro esce Brenda con un'ascia, il giornalista frena e lei finisce in mezzo a un fiume in piena.
La storia finisce con un gruppetto di studenti che parla dell'avvenimento: c'è chi ci crede, chi no e c'è una ragazza che dice di conoscere molto, ma molto bene gli avvenimenti.

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